giovedì 28 febbraio 2013

La città fantasma


Oggi vogliamo parlarvi di una città a sud di Tenerife...una città che si è ormai quasi mimetizzata con l'ambiente che la circonda;ricca di misteri da raccontare...Una città che nonostante sia perennemente immersa nel silenzio ha voglia di raccontare storie di presenze inquietanti tra le sue mura lasciate totalmente all'abbandono...di leggende che ancora oggi lasciano correre un brivido lungo la schiena di chi le ascolta...Questa è la storia di una città fantasma...Questa è la storia di...

Abades


Cominciamo parlandovi della sua storia...della sua nascita...
Correva l'anno 1943 e sull'isola di Tenerife come in tutte le Canarie gli effetti della seconda guerra mondiale si facevano sentire,i continui blocchi militari effettuati nell'oceano Atlantico contribuirono a lasciare per un lungo periodo di tempo l'arcipelago senza comunicazioni con l'esterno, causando in tal modo la mancanza di forniture che potevano arrivare solo via mare; tra queste, la più importante era sicuramente quella dei medicinali.
I medicinali erano necessari per curare ogni tipo di malattia, così sull’isola la sopravvivenza divenne un vero e proprio problema. Malattie come la lebbra e la tubercolosi causarono vere e proprie stragi tra la popolazione canaria. Con diverse migliaia di persone ammalate, fu' ordinata in quell'anno la costruzione di un sanatorio sufficientemente lontano dalla popolazione, in modo da contenerne la diffusione attraverso il contagio; il sito più favorevole a queste condizioni fù la collina di Abades.
Il progetto fu' ordinato all'architetto canario José Enrique Marrero Regalado,già autore di varie opere di spessore quì sull'isola...un esempio è sicuramente la Basilica di Nostra Signora della Candelaria.
Il sanatorio, costruito come una caserma per varie necessità di ordine amministrativo, conteneva anche un ospedale, un crematorio, edifici per ospitare gli ammalati, e una chiesa.
Marrero Regalado sviluppò il progetto in stile neo-canario, ricco sotto l’aspetto dell’impressione monumentale,ma perfettamente contenuto nei parametri dello stile franchista dell'architettura del dopoguerra.
La ruota del destino, però, girò a favore dell'arcipelago e un bel giorno i vaccini contro la lebbra sbarcarono sulle coste dell’isola.
L'avvio delle vaccinazioni e delle cure fece in modo tale che il progetto di costruzione del sanatorio di Abades fosse interrotto, lasciando cosi tutte le costruzioni semi lavorate e al totale abbandono.
Neanche un ammalato venne ricoverato in quel luogo, nessun medico passò per le ampie sale o si soffermò nelle numerose stanze del complesso,complesso che inevitabilmente cominciò il suo graduale deterioramento dovuto all'implacabile usura del tempo e alla sua inutilizzazione.
Alcuni anni più tardi, sotto il regime franchista, tutti gli edifici vennero utilizzati dalle forze militari del paese per varie manovre,il suo utilizzo più conosciuto fù quello di postazione militare per pratiche di tiro. I militari vennero ospitati nella parte finita,ancora oggi possiamo vedere i resti dei reticolati che circondavano il suo perimetro.
Durante il lungo periodo di abbandono, il luogo divenne il principale focolaio di strani fenomeni, molti dei quali documentati da alcuni abitanti della zona limitrofa. Riti e pratiche appartenenti a varie religioni, apparizioni di fantasmi, inclusi alcuni aneddoti macabri che ricordano fatti accaduti durante il periodo nel quale il sito era presieduto dai militari, aneddoti ben conosciuti dalla gente piu' anziana dei paesi vicini.
Nel 2002 il Ministero della Difesa mise in vendita i quasi 900.000 metri quadrati di terreno che furono acquisiti dall'imprenditore italiano Alberto Giacomini per un prezzo approssimato di 17 milioni di euro al fine di costruire un complesso turistico che avrebbe dovuto contenere due campi da golf e quasi tremila camere d’albergo.Tuttavia, nel 2003, il processo ebbe un duro colpo d’arresto, poiché la legge di Moratoria Turistica congelò completamente lo sviluppo del progetto nel quale il Municipio aveva investito per un totale di 6 milioni di euro.
Tra le leggende più conosciute e raccontate,riguardanti lo spettrale sanatorio,ve nè una in particolare che lascia correre un brivido lungo la schiena di chi l'ascolta...
La leggenda narra di un uomo anziano, che con la sua auto percorreva le desertiche zone limitrofe alla collina,quando ad un certo punto,si trovò dinanzi un bambino che chiedeva passaggio;salito a bordo disse che doveva raggiungere dei suoi amici...e così il vecchio lo accompagnò,prendendo la direzione suggerita dal bambino...l'uomo vedendo ergersi dinanzi la chiesa abbandonata si voltò per chiedere se fosse quello il posto che doveva raggiungere..ma il bimbo non c'era più... lo stupore e la paura che a quel punto colse l'anziano,causò in lui un malore che lo fece accasciare sul volante dell'auto...
Molti testimoni,anni più tardi,affermarono di aver visto nei pressi della chiesa l'anziano che teneva per mano il bambino;vi furono molti incidenti mortali in una curva molto prossima al sanatorio,dove si pensa che le figure dei due fantasmi siano apparse provocando lo spavento degli ignari conducenti.
Altro caso,questa volta ufologico,è invece avvenuto nei pressi della costa vicina ad Abades;era il pomeriggio del 9 Luglio dell'anno 1992 quando Juan José Hernández percorreva l'autostrada del sud di Tenerife,prima di uscire per Abades osservò un aeroplano volare a bassa quota,quasi raso al mare.Presa una strada secondaria,incontrò un giovane che guardava allarmato verso la spiaggia,Hernández fermò il suo veicolo e rimase pietrificato quando,dirigendo il suo sguardo verso il mare,osservò lo stesso aeroplano,come se fosse caduto a causa di un incidente.Ore dopo la Guardia Civil si recò sul posto dell'accaduto, come anche numerosi mezzi di informazione. Le squadre di salvataggio rimasero stupite quando non trovarono nessuna traccia di quell'aereo;non c'era nessun pezzo,nessuna fusoliera,né macchie di combustibile,né resti umani...niente.Il caso si chiuse nei giorni successivi con la conclusione che tutto fù un falso allarme.
Tuttavia, alcuni investigatori privati riaprirono il caso ed ottennero le testimonianze di almeno quattro gruppi di persone,che assistettero all'evento da diverse locazioni.Questo scartò l'ipotesi che tutto quello successe fosse solo una mera allucinazione di Juan José Hernández ed aprì le porte all'investigazione di uno dei temi insoluti più complessi della casistica ufologica canaria.

Vik Raho




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