sabato 23 febbraio 2013

Il sindaco Di Valverde e il sottomarino tedesco (Se vi dicessi la verità, vi mentirei)



Con questo articolo vogliamo raccontarvi una storia tinta di giallo accaduta sul finire della prima guerra mondiale sulla quale Francisco De Salamanca De La Peña investigò raccogliendo quanti più dati e testimonianze che potessero far luce sul mistero che stiamo per illustrarvi.
Ma partiamo dal principio narrandovi i fatti con la dovuta precisazione che tale storia si frappone tra fatti realmente accaduti e leggende createsi dopo l'accaduto.
Le isole Canarie, nonostante la Spagna fosse un paese neutrale durante la guerra, erano un punto molto strategico, poste sull'Oceano Atlantico rendevano il passo sicuro e invisibile per la navigazione dei sottomarini.
Il presunto abbattimento di un aereo americano per mano di un sottomarino russo, le postazioni base di alcuni sottomarini a Teno, la presenza di alcuni sottomarini nei fondali marini lungo le coste e la base tedesca di Fuerteventura ci portano a realizzare che le isole erano prese già molto in considerazione nell'ambito strategico ancor prima dell'inizio della prima guerra mondiale.
Ma questa storia comincia l'8 di settembre del 1917 quando sull'isola di El Hierro gli abitanti di Puerto de la Estaca misero al corrente il sindaco don Juan Ayala di aver visto un sottomarino tedesco nelle acque della baia.

Il comandante del sottomarino, nel frattempo giunto dinnanzi al sindaco Ayala lo invitò a salire sull'imbarcazione.
Il sindaco salì e appurò che fosse in movimento dagli ordini di immediata immersione che il comandante impartiva all'equipaggio e dal frastuono dei motori.
Alcuni giorni più tardi il sindaco tornò nuovamente al porto salutando amichevolmente il comandante e tutto l'equipaggio ordinatamente posto in coperta lasciando perplessi i testimoni che si trovavano sul posto.
Alle domande successive di cosa fosse successo in quei giorni passati nel sottomarino tedesco, il sindaco Juan Ayala Hernández rispondeva “ Se vi dicessi la verità, vi mentirei ”; non ci furono mai manifestazioni pubbliche da parte sua riguardo a quanto accadde, anche per questo questa storia rimase a molti sconosciuta.
Le battaglie più importanti della guerra si svolsero proprio nei fondali marini.
La battaglia di Jutlandia tra la flotta britannica e quella tedesca durò 2 giorni dal 31 di maggio al 1 di giugno del 1916 con il risultato che la Gran Bretagna potè conservare la propria supremazia navale.Tuttavia, l'astuzia tedesca riuscì a rompere il blocco britannico e riannodare la guerra sottomarina senza restrizioni in 1917, convinti che questo era l'unico metodo per sconfiggere gli inglesi.
Gli attacchi dei sottomarini tedeschi alle barche inglesi, francesi, italiane ed americane, nell'oceano Atlantico e nel mare del Nord causarono la distruzione di molti di essi.
La rotta tra America ed Europa aveva il suo punto strategico nelle Isole Canarie. L'efficacia delle bombe di profondità fece che si  che i tedeschi cominciassero a perdere numerosi sottomarini i quali avevano bisogno molto frequentemente di un posto dove nascondersi e riporre viveri, cosa che realizzavano nei posti più insospettati e uno di questi era situato nell'isola più occidentale dell'Arcipelago Canario che con una geografia sottomarina inespugnabile diveniva molto importante per le sorti delle battaglie.
Il passo di mare tra l'isola di El Hierro e La Palma era una zona di camuffamento e uno speciale nascondiglio per quei sottomarini che non desideravano essere scoperti ed a sua volta un posto ideale per attaccare e rifugiarsi nelle battaglie dell'Atlantico.
Il sottomarino O-63 era uno di questi. Otto Schultze comandava il sottomarino Werk247 da 17 mesi. Da quando il Maresciallo di Campo Beneckendorff, autorizzò i sottomarini tedeschi ad una guerra spietata nel febbraio del 1917, Otto Schulze si era concentrato sulle acque delle Canarie. La prima barca a cadere in quel periodo fù la "Punta di Teno" nel mentre realizzava il suo quarto viaggio delle Canarie all'Europa. Nelle acque dell'isola di La Palma, un altro sottomarino tedesco affondò per mano della barca inglese "Springburg", e poco più a nord, tra le Canarie e le Azzorre, furono abbattute due navi americane, la "John Twohy" ed la "Bark Christiane." L'O-63, il 27 agosto del 1917 attracca nei cantieri navali di Germaniawerft, in Kiel. Otto Schultze sarebbe poi insignito della Croce di Ferro.



A rimpiazzare il comandante premiato con la croce di ferro sull' O-63 fù il giovanissimo Heinrich Metzger,allora ufficiale solo ventiquattrenne secondo di bordo di un O-155.

Recentemente in quelle acque aveva perso suo fratello. La sua missione era chiara. Sostituire un altro sottomarino che ritornava in Germania: l'O-64, sottomarino di identiche caratteristiche, aveva catturato in acque canarie un carico di zucchero e rum e ritornava in Germania.
La sicurezza dell'isola di El Hierro e la necessità di tornare in superficie lo portò ad avvicinarsi alle prossimità del Puerto de la Estaca. Appena poche famiglie di pescatori vivevano in quel posto.
Accompagnato da un addetto del porto il comandante Metzger arrivò sul luogo dove lo attendeva il Sindaco, il comandante lo invitò cordialmente a tornare con lui nel sottomarino; una volta a bordo Metzger mostrò al sindaco l'interno del sottomarino, compreso il ponte di comando e la cabina nella quale avrebbe alloggiato nel periodo della sua permanenza a bordo.
Arrivati nella sala di armamento siluri un addetto era intento a dipingere 2 siluri di bianco; il comandante a quel punto si voltò verso il sindaco e chiese il suo nome, il sindaco rispose che il suo nome era Juan Ayala Hernández; Metzger comandò all'addetto di scrivere il nome Juan su uno di essi e di caricarlo; dopodichè lo accompagnò in cabina dove si intrattennero a parlare delle loro passioni, questo avveniva molto spesso durante la permanenza di Ayala nel sottomarino. Durante una delle conversazioni il telegrafista di bordo arrivò per comunicare un messaggio urgente al comandante che lasciò sul tavolo un libro che portava sempre con sè. Sul margine inferiore il sindaco vide scritte due parole: Liebe e Teresa.
Si alzò e cercò come ogni giorno di fare la sua passeggiata per il sottomarino. Ma questa volta un soldato non gli permise di uscire. Tornò a sedersi e riprese la fotografia.

-- Teresa, disse a voce alta. La foto di una ragazza, all'incirca ventenne, occhi chiari e capelli lunghi neri, era nuova, senza increspature, doveva essere recente. La ragazza non sembrava spagnola, ma si chiamava Teresa.
I motori dell'O-63 emisero più frastuono --Sembrerebbe che navighiamo più rapidamente, pensò. Il capitano aprì la tenda della cabina raccogliendo il libro e la foto.
Navighiamo a tutto motore verso nord, non esca per favore” li intimò.
15 settembre 1917

Una sirena svegliò Juan Ayala. All'interno del sottomarino c'era una grande attività. Un soldato lo accompagnò sul ponte di comando.
Gli ufficiali si scambiavano ordini che lui non riusciva a comprendere.
Andavano dietro una preda. Avevano ricevuto l'avviso che un carico americano si dirigeva al nord. Secondo i calcoli del capitano, l'incontro era inevitabile. Abbassò il periscopio. Diede alcuni ordini, raccolse il suo libro e prendendo il sindaco per il braccio ritornarono alla cabina.
Lasciando il libro sul tavolo cadde la fotografia.
-- Chi è Teresa?, chiese Don Juan.
-- Teresa è mia moglie. Ci sposammo prima di salpare. È incinta. Suo padre è un emigrante spagnolo che si sposò con una donna di Amburgo. La conosco da quando eravamo piccoli. Vivevano vicino alla casa dei miei genitori. Lei mi insegnò a parlare spagnolo. Quando la guerra finirà verremo a vivere sulla sua isola. Glielo prometto.
Un soldato interruppe la conversazione ed ambedue ritornarono sul ponte.
Il capitano tornò a scrutare il periscopio.
La tensione era alta, vi furono poche parole tra gli ufficiali, solo ordini che con la freddezza del caso si dovevano eseguire.
-- Si metta quì, per favore, alla mia destra. Disse il capitano al sindaco Ayala.
Sul ponte i sette marinai che lo circondavano, sudavano, erano agitati, in attesa degli ordini del loro capitano. Ognuno di fronte ai propri strumenti aspettava gli ordini. Alla sinistra un sottufficiale manteneva nella sua mano un dispositivo con un bottone, come un grilletto.
-- Abbiamo a tiro un carico americano e l'affonderemo. Ho l'onore di condividere questa vittoria con lei. Abbiamo caricato due siluri, uno di essi porta il nome di Juan, il suo nome.
Un soldato di fronte ad alcuni strumenti disse qualcosa. Il sottufficiale anche:
-- Vorbereiteter Siluro einer Ein Feuer.
Il capitano pigiò il bottone e un forte rumore si udì.
-- Ein, zwei, drei, vier, fünf.
Mise il grilletto nelle mani di Juan Ayala.
-- Feuer!.
Il sindaco rimase immobile. Le sue gambe gli tremavano. Il capitano tirò fuori la sua pistola puntandola alla tempia del sindaco e gli gridò.
-- Feuer.
Ayala chiuse gli occhi e pigiò il bottone. Un secondo frastuono e subito dopo un profondo silenzio. Passarono alcuni secondi interminabili. Un silenzio terrificante. All'improvviso una grande euforia. Il sottufficiale alzò il periscopio e lo collocò affinché il capitano guardasse.
-- Gesunken!.


Un giubilo riempì tutto il sottomarino. Tutto l'equipaggio gridò contento. Solo Don Juan Ayala rimase afflitto da ciò che era appena accaduto.
Il comandante lo invitò a guardare dal periscopio ma non lo fece, con le spalle ricurve si ritirò nella sua cabina.
Metzger, sorridente, si avvicinò a lui.
-- Questo sarà il nostro segreto. Non si saprà mai se fù il suo siluro o il mio quello che fece centro.

-- Inoltre, desidero farle notare che, nel mio libro di bordo, lei non è mai stato quì; disse cercando di consolarlo e tirandoli delle pacche sulla spalla.

Il 17 Settembre di 1917 ed in pieno giorno, l'O-63 spuntava la sua prua nel porto de Le Estaca. Nella coperta, dodici marinai tedeschi, formavano un corridoio in onore del sindaco. Non fù necessario chiamare José Fernández,l'addetto del porto. A pochi minuti ormeggiava la sua scialuppa vicino al sottomarino. Heinrich Metzger gli diede un abbraccio molto affettuoso di addio.
José, remava forte per portare il sindaco a terra.
-- Cosa è successo?... Racconti, Don Juan, racconti.
Don Juan Ayala, senza guardare indietro, con voce silenziosa, stanca, gli rispose:
-- Se le dicessi la verità, le mentirei.
Don Juan Ayala Hernández, sindaco di Valverde, non chiarì mai quello che successe durante quella lunga settimana di navigazione sottomarina. A chi gli domandasse rispondeva che era stato trattato splendidamente.
Molte congetture nacquero come "leggenda urbana." Tuttavia è reale lo sprofondamento della nave americana Platuria, al Nord delle Canarie, e a ovest del Marocco, il 15 settembre del 1917, sotto i siluri di un sottomarino O -63. È anche reale, il silenzio di Juan Ayala Hernández che volle dimenticare per sempre ciò che era accaduto.
Heinrich Metzger, il 14 ottobre del 1917, ritornò in Germania e restituì il comando dell'O-63 ad Otto Schultze.
Quindici anni dopo, nel 1932, un corpulento tedesco si presentò a Valverde, chiedendo delle autorità locali. Disse di essere un ex ufficiale della marina tedesca. Scese alla baia e collocò alcuni fiori ed una medaglia nel Roque di Naos. Giorni più tardi andò via. Alcuni raccontarono che perse un figlio o un Fratello nella battaglia di Naos.

Vik Raho

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